Il 23 settembre 2022 si sono svolti i referendum per l’annessione alla Federazione russa di quattro regioni ucraine. Coinvolte le Repubbliche indipendenti di Lugansk e Donetsk e altre due regioni: Zaporizhzhya e Kherson, entrambe si affacciano sul mare di Azov, Kherson confina inoltre con la Crimea.
Le consultazioni sono durate 5 giorni e il giorno 27 settembre si sono concluse con lo spoglio delle schede.
Nonostante i media occidentali abbiano dichiarato il referendum illegale e una farsa, diverse fonti indipendenti, compresi giornalisti italiani sul territorio hanno eseguito riprese e interviste della popolazione in coda per le votazioni. I cittadini interpellati hanno dichiarato di non essere stati minimamente costretti dalle armi dei russi o che vi sia stata alcuna pressione. La popolazione si è detta rassicurata dalla presenza russa e la maggioranza, russofona, ha palesato prima con l’entusiasmo e poi con il proprio voto che attendeva da otto anni di tornare liberi sotto la protezione russa.
I risultati delle consultazioni sono state un vero e proprio plebiscito, l’affluenza è stata altissima, calcolando il fatto che si tratta di regioni in attuale conflitto e quindi con estreme difficoltà di accesso alle strutture, la popolazione ha dimostrato una totale determinazione.
L’infografica illustra i risultati ripartiti per le quattro regioni per una media totale di 94,25% di consensi all’annessione alla Federazione Russa.
(da Euronews) Il giorno 3 ottobre 2022 la Duma, o Camera bassa del Parlamento russo, ha ratificato i trattati di annessione firmati il 30 settembre dal presidente russo, Vladimir Putin e dai leader filorussi delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.
Le leggi di ratifica sono state votate una ad una e hanno ricevuto il sostegno unanime dei legislatori, che hanno applaudito i risultati del voto, effettuato elettronicamente.
Il voto del Consiglio della Federazione, il Senato russo, è atteso martedì 11 ottobre. Vyacheslav Volodin, relatore della Duma di Stato russa: “è un giorno importante per tutti noi, ha sottolineato il portavoce. Siamo consapevoli che l’unico modo per salvare gli abitanti che vivono nel territorio delle quattro entità, sia un processo di riunificazione. Queste zone devono entrare a far parte della Federazione Russa”